Conservare l'unità
dello spirito.
Se noi comprendessimo quanta pace daremmo a nostro spirito
tendendo alla nostra unita trinitaria. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla
quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una
sola fede, un solo battesimo. Un solo
Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è
presente in tutti. Beati i semplici, giacché avranno grande pace. Perché mai
alcuni santi furono così perfetti e pieni di spirito contemplativo? Perché si
sforzarono di spegnere completamente in sé ogni desiderio terreno, cosicché -
liberati e staccati da se stessi - potessero stare totalmente uniti a Dio, con
tutto il cuore.
Noi, invece, siamo troppo presi dai nostri sfrenati desideri, e
troppo preoccupati delle cose di quaggiù; di rado riusciamo a vincere un nostro
manchevolezza, anche uno soltanto, e non siamo ardenti nel tendere al nostro
continuo trasformazione positiva. E così restiamo inerti e tiepidi.
“chi va dietro ai propri sensi macchia la propria coscienza e perde la grazia di Dio.”
Il vero e più grande ostacolo consiste in ciò,
che non siamo liberi dalle passioni e dalle brame, e che non ci sforziamo di
entrare nella via del signore, che fu la via dei santi: anzi, appena
incontriamo una difficoltà, anche di poco conto, ci lasciamo troppo presto
abbattere e ci volgiamo a consolazioni terrene. Impegnandosi, in combattere le nostre abitudine sbagliate, e
non abbandonare la battaglia al primo tentativo di fracasso sollecitando il aiuto di Dio per mantenersi su quella strada di avanzamento spirituale, vedremmo
venire a noi dal cielo l'aiuto del Signore. Il quale prontamente sostiene
coloro che combattono fiduciosi nella sua grazia; anzi, ci procura opportunità
di lotta proprio perché ne usciamo vittoriosi. Se facciamo consistere il
progresso spirituale soltanto in certe pratiche esteriori, pronto la nostra religione sarà morta.
Ma se non riesci a vincere nelle cose piccole e da poco, come supererai
quelle più gravi? Resisti fin dall'inizio alla tua inclinazione; distaccati
dall'abitudine, affinché questa non ti porti, a poco a poco, in una situazione
più ardua. Se fossimo, invece, totalmente morti a noi stessi e avessimo una
perfetta semplicità interiore, potremmo perfino avere conoscenza delle cose di
Dio, e fare esperienza, in qualche misura, della contemplazione celeste. Se tu
comprendessi quanta pace daresti a te stesso e quanta gioia procureresti agli
altri, e vivendo una vita dedita al bene, sono certo che saresti più sollecito
nel tendere al tuo profitto spirituale.
Via, mettiamo la scure alla radice,
cosicché, liberati dalle passioni, raggiungiamo la pace dello spirito.
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