domenica 12 maggio 2013

Ascensione del Signore al Cielo.

Dagli Atti degli Apostoli.

«Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero:




«Uomini di Galilea,
perché fissate nel cielo lo sguardo?
Come l'avete visto salire al cielo,
così il Signore ritornerà». Alleluia.

Unendoci nella preghiera a Maria



Maria che ha detto SI al piano che Dio aveva previsto per lei, diventare la madre del Figlio di Dio e quindi doveva essere preservata da qualsiasi peccato, anche quello originale che accomuna tutti gli uomini, cosi a collaborato con Dio per realizzare il suo disegno di salvare l’umanità sacrificando su unico Figlio, mandato sulla terra da Dio con lo Spirito Santo che agisce su di lei;
Quindi uniamoci alla preghiera di Maria, e diciamo anche noi Si al piano che Dio a disposti su di noi, perché anche noi creature umane possiamo diventare sante quando Dio, con la sua grazia, ci rende partecipi della sua santità.

Santo è prima di tutto Dio e tutti quelli che accettano
realizzano e seguono la sua parola. Ho scelto questa preghiera che mi piace tanto, 

Maria, Vergine del silenzio,non permettere che davanti alle sfide di questo tempo la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall'impotenza.

Aiutaci a custodire  l'attitudine all'ascolto,
grembo nel quale la parola  diventa feconda e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
Maria, Donna premurosa, destaci dall'indifferenza
che ci rende stranieri a noi stessi.  

 
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero dell'altroe ci pone a servizio della sua crescita.  Liberaci dall'attivismo sterile, perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro. 
Maria, Madre dolorosa, che dopo aver conosciuto
l'infinita umiltà di Dio nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia
il corpo martoriato, insegnaci a non disertare
i luoghi del dolore; rendici capaci di attendere
con speranza quell'aurora pasquale che asciuga le lacrime di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita, preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno. Rendile per tutti noi sentinelle di quella vita che inizia
il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona».

pressa dal sito
cardinale Angelo Bagnasco.
http://www.stpauls.it/madre/1101md/fatti.htm